Ti hanno consigliato di tutto: di rimanere forte, di recuperare cose lasciate indietro, di chiamare gli amici i parenti, di non farti prendere dall’angoscia, di pensare a quando torneremo di nuovo ad abbracciarci.
Psicologi, economisti, teologi, influencer, attori, astronauti, tutti hanno dato la loro ricetta per sopravvivere a questa nuova condizione e per sopravviverne anche dopo. E potrei continuare così ma al momento poco c’è da dire.
Darti all’arte casalinga, (cucino una pizza ottima che nemmeno sapevo) a quella della meditazione, diventare nemico giurato delle OTA, del Governo, dell’Europa o di tutte e tre insieme.
Realmente vuoi ancora impiegare così il tempo?
La regola dei 21 giorni
Solo una cosa non ti hanno ancora detto: sei bravo.
Utilizzando inconsciamente la leva della disciplina, ti sei abituato ad una condizione (subita) che all’inizio ti sembrava impossibile da tollerare.
Non sei impazzito, forse annoiato e molto preoccupato.
Conosci la regola dei 21 giorni?
La regola secondo la quale sono sufficienti 21 giorni affinché si consolidi una nuova abitudine o si rimuova o se ne modifichi una vecchia.
21 giorni. Il tempo giusto in cui si ripete (o non si ripete) la stessa azione lo fa diventare l’automatismo che adotta il cambiamento.
Ma cosa c’entra questo con le mia azienda?
Ti rispondo così: le buone abitudini hanno bisogno di disciplina.
L’abitudine è anche una forma di disciplina e ora c’è bisogno di disciplina.
In sostanza?
Per fare in modo che la tua azienda sia pronta, eliminiamo le vecchie (cattive) abitudini e prendiamone di nuove (ed efficaci!).
La futura gestione aziendale
Il mondo esterno ti condiziona e per prendere le migliori decisioni hai bisogno di cambiare gli schemi mentali.
Se sei sulla mia stessa barca, vorrai allora reagire ed agire in modo proficuo; questo significa pensare realmente al “come sarà, al come saremo e al come lo faremo”.
Più in là nell’articolo ti svelerò le buone abitudini da mettere in pratica ma quello che devo subito consigliarti è di dedicare del tempo all’azienda, vagliando le giuste azioni da compiere rispetto ai possibili scenari che ti attendono.
La gestione aziendale deve essere attenta e oculata; lavorare sul Conto Economico e sul budget prima di tutto, considerando che ci sarà un notevole decremento del fatturato ma che potrebbe non significare per forza una perdita di utili.
Ma su quali basi? La nostra “campana di vetro” si è rotta, il Re è nudo.
Tutto quello che hai sempre fatto quasi certamente non lo potrai più rifare.
Questo in realtà lo dico da sempre, da quando cerco di aiutare le aziende del turismo a cambiare l’approccio strategico perché ancora molte arroccate su posizioni sbagliate, figlie degli anni ’80 e di uno scenario economico completamente diverso da quello degli anni 2000.
La crisi “pulisce” il mercato
Dal punto di vista aziendale sono stati fatti degli errori, dando poca importanza a quello che realmente l’aveva, solo perché comportava fatica e costanza.
Il controllo di gestione e le strategie di marketing oggi si rivelano le armi preziose per sopravvivere alla crisi; se prima non si ritenevano prioritari processi noiosi come questi, oggi non te lo puoi più permettere.
Attenzione: non sarà l’ultima crisi che ti troverai davanti. Ma come ogni volta, la crisi farà “pulizia” nel Mercato, di coloro che sono più “deboli” e non sanno organizzarsi.
Le incognite sono troppe per avere indicatori validi e parametri solidi; ma questo mio articolo è rivolto a professionisti come te.
Tu che offri servizi, sei abituato a convivere con gli andamenti di Mercato, con le sciagure mondiali, con le mode del momento; ogni evento spiacevole o inaspettato in un Paese lontano provoca ripercussioni a qualcuno dei nostri hotel, se il Meteo non rispetta le promesse possiamo andare in affanno, da nord a sud.
Sei abituato ad ogni tipo di emergenza e supererai anche questa, se agisci.
Come si affronta l’emergenza?
Hai preparato il tuo piano d’azione?
Per piano d’azione intendo il progetto di ri – partenza della tua azienda, (piccole e medie o grandi) prima di tutto per metterla in sicurezza.
Immagino, ad essere ottimista, che ci vorrà almeno un anno prima che la situazione torni alla normalità, perché si trovino le cure adatte e gli spostamenti non avranno più restrizioni di alcun genere. Ma in questo periodo di transizione l’economia non sarà totalmente ferma e la tua azienda potrà sensibilmente ripartire.
Ad essere ancora più ottimisti, la stagione estiva non è ancora persa.
Non starò qui a dire (come avrai visto e letto da molte parti) come dovranno essere i protocolli da attuare perché non ce ne sono di definitivi ma anche perché c’è un altro concetto che devi tenere a mente: organizzarti al meglio per gestire i tuoi costi, i tuoi spazi e la filiera dei reparti.
L’Italia resta il Paese più ambito, non vedono l’ora di venire da noi ma tu sei davvero pronto?
Il vademecum delle buone abitudini
1. Sii “ossessionato” dalla gestione dei costi
Soprattutto ora è fondamentale tenere sotto controllo uscite ed entrate.
2. Non farti influenzare dalla tv e dai “social”
L’estremo pessimismo o l’estremo ottimismo possono portarti “fuori obiettivo”.
Ti faccio un esempio: Hai presente la buona notizia apparsa qualche giorno fa dei tanti clienti alla riapertura di Hermes a Canton? Ecco, devi anche sapere che la zona citata è una delle più ricche regioni della Cina. Io ci andrei cauto con la “Revenge spending”.
3. Non farti prendere dalle emozioni
Pensa a ciò che è funzionale per restare a galla. Dividi se riesci l’io personale dall’io professionista per ottimizzare la tua strategia d’impresa.
4. Concentrati sul mettere in sicurezza l’azienda
Hai rivisto il budget per il 2020 e analizzato il Conto Economico? Hai rivisto il Marketing Plan e la comunicazione verso l’Ospite in funzione del “durante Covid” e “Post Covid”?
5. Poni massima attenzione nel bilanciare pagamenti ed investimenti
Sembra assurdo ma non puoi fare a meno di nessuno dei due in questo momento. Valuta bene i costi da sostenere e non bloccare i pagamenti di quelli che possono supportarti verso la ri-partenza.
6. A proposito di vendite
Ancora nessuno ha chiaro cosa sarà ma forse dei punti fermi ci sono e su quelli dobbiamo lavorare:
– Molto si farà sotto data
– il Mercato domestico la farà da padrone
– non abbassare le tariffe se non ci sono segnali chiari ma sii pronto a farlo in modo veloce qualora il Mercato lo indichi
– le restrizioni si allentano, monitora con constanza gli andamenti del Mercato.
7. Hai valutato la zona intorno a te?
Sei in zona raggiungibile via aereo o nave? Informati su cosa e come stanno agendo i vettori, quali destinazioni saranno servite più facilmente, cerca di individuare il tuo nuovo target anche in funzione di una comunicazione ad hoc.
8. Fai rete
Scambia idee e informazioni con altri professionisti per cercare insieme nuove soluzioni.
9. Pensa alla tua azienda
Osserva quello che fa la “macro economia” ma ricorda che non puoi cambiare le decisioni altrui e anche se non le condividi pensa a quello che puoi fare tu per la tua azienda con le risorse che ti vengono messe a disposizione.
10. Fai spazio alla formazione
Forma il tuo staff (e te stesso) in funzione dei Protocolli non tralasciando la qualità del servizio che andrai ad offrire.
11. Prenditi cura del cliente
Rassicura il cliente e coccolalo come prima o forse più di prima. Adotta una comunicazione empatica, evita i blocchi e fai sapere che sei una struttura sicura per la loro vacanza.
Fai come Sylvester Stallone
Ti saluto con un aneddoto: scrivendo “piano d’azione” mi sono immaginato i personaggi cult degli anni 70/80, come Rambo e Rocky.
Sapete che Stallone ha ideato lui stesso il personaggio di Rocky ed ha proposto la sua sceneggiatura con la condizione di fare lui il protagonista? Era al verde in quel periodo e senza prospettive, quel lampo di genio gli ha cambiato letteralmente la vita.
Ecco auguro ti auguro una “notte insonne” (perché la sceneggiatura Stallone l’ha scritta di notte) illuminata da una buona idea e da tanta perseveranza.
Alla prossima!