Da circa dieci anni e cioè dall’inizio della crisi che ha colpito l’Europa, ma soprattutto il nostro Paese, il contrasto tra la generazione di albergatori che hanno saputo trarre vantaggio dal rinnovamento della propria gestione attraverso tecniche di Revenue Management e un controllo di gestione in chiave dinamica e quella che ha continuato a gestire nella “vecchia maniera“, si è fatto sempre più evidente.
Per i primi la strada è tracciata e le loro strutture ricettive saranno sempre più richieste ed affollate, ai secondi non resta che vedere i propri margini ridursi drasticamente e rassegnarsi al declino.
Ma sono convinto che esista la possibilità di rivalsa per tutti; per tutti quei gestori al passo con i tempi, ma anche per quelli che fanno fatica a non considerare più l’albergo come un “oggetto familiare“.
Ai giorni nostri un Mercato sempre più competitivo e spietato non consente all’imprenditore che non sta al passo con i tempi di avere la certezza del suo business “in tasca”.
Certamente il successo non dipende dalla grandezza dell’hotel, né da quante stanze si hanno, né dalla posizione territoriale che si occupa.
E’ chiaro invece quanto tutto sia condizionato da differenti fattori fra cui:
- investimenti non supportati da attente analisi contabili
- atteggiamenti commerciali errati
- assenza di dati periodici utili a verificare l’andamento della Gestione Caratteristica
- errata scelta dello staff e gestione delle risorse umane
- assenza di standard di servizio
Chi lavora al front office ad esempio, non ha soltanto l’obbligo di fornire la chiave della camera, ma usando l’ampio margine di arbitrio di cui dispone, può decidere la qualità del soggiorno di chi lo ha prenotato, può dare con garbo e gentilezza informazioni (le lingue sono indispensabili), può orientare i clienti verso musei, monumenti, giri turistici per la città insomma può aiutare l’ospite nell’organizzazione più armoniosa della propria vacanza.
Anche la collaborazione fra i vari settori all’interno della struttura deve essere coeso; niente può essere lasciato al caso. E’ una sfida difficile ma non per questo insormontabile. Bisogna affrontare la competizione con una preparazione più che adeguata, il personale deve avere la possibilità di partecipare a corsi di specializzazioni nel settore alberghiero, deve essere consapevole dei sacrifici che questo lavoro comporta ed essere predisposto al lavoro con il pubblico.
Viviamo in un mondo veloce, interconnesso e multi-device, bisogna aprirsi al nuovo; via i vecchi listini come quelli che si trovavano appesi alle porte delle camere negli anni ’80. Il prezzo di una camera non può essere costante, ma è dinamico e deciso dal Mercato. bisogna sfruttare i più vantaggiosi canali on-line perchè la visibilità è “l’anima del commercio”.
Anche la ristorazione è fondamentale, esiste un preconcetto che purtroppo è “duro a morire”: negli alberghi si mangia male! Bisogna sfatare questa opinione infondata, iniziando a gestire il Food&Beverage in Hotel come servizio al Cliente annesso alla vendita delle camere e quindi come settore che deve produrre introiti.
E’ necessario impegnarsi nel “Visual” del vostro ristorante, nella formazione del Personale – non solo nella conoscenza dei cibi proposti ma anche alla gestione del Cliente – iniziare a fare controllo di gestione e monitorare con costanza l’andamento di questo reparto così delicato e affascinante allo stesso tempo.
Nel reparto Food&Beverage rientra anche la Prima Colazione, importantissima poiché considerata la prima esperienza del Cliente dopo una notte trascorsa nella struttura scelta; curarne i dettagli, il servizio dello staff, la qualità dei prodotti sono elementi di primaria importanza.
E’ cruciale riuscire a cambiare per rimanere competitivi, pur mantenendo i legami e le proprie tradizioni. Bisogna soprattutto concentrarsi su quelle che sono da sempre le variabili più importanti nell’hotellerie: la professionalità ed il calore senza dimenticare una nuova visione del concetto di efficienza aziendale che unisca tecniche operative alla componente umana.
Ricordandoci sempre che le nostre scelte determinano il successo o il fallimento aziendale.