In tanti anni di consulenza in tutta Italia, ho avuto l’opportunità e il privilegio di osservare da vicino le sfide che le strutture ricettive e alberghiere devono affrontare nella gestione delle risorse umane.
Ogni individuo impiegato porta con sé una ricca gamma di peculiarità, che includono virtù, vizi, pregi e difetti. Questa diversità rappresenta un elemento intrinseco dell’essere umano e riveste un’importanza particolare per i dipendenti che, quotidianamente, interagiscono con clienti e colleghi.
Diciamolo subito: il dipendente perfetto non esiste. Le imperfezioni e le sfumature individuali sono una realtà non modificabile nell’ambito di un settore fortemente incentrato sull’interazione umana, come quello delle strutture ricettive e alberghiere.
Ciò che mi preme dire è che è importante riconoscere che questa diversità costituisce una risorsa e non un difetto.
La differenza tra un imprenditore illuminato e uno con una visione parziale e ancora legata a vecchie dinamiche aziendali, sta nel saper gestire e capitalizzare queste differenze al fine di creare quella distinzione fondamentale tra una struttura orientata ai risultati e una che costantemente si trova a fronteggiare frustrazioni e problemi: in altre parole, una squadra perfetta.
Dal punto di vista dei dipendenti, lavorare in ambienti così diversificati è non solo utile ma anche stimolante. La varietà di personalità e abilità all’interno del team crea un ambiente di lavoro dinamico e arricchente, dove si può imparare a comprendere e apprezzare le differenze degli altri, sviluppando così una maggiore tolleranza e capacità di collaborazione. Questo aspetto può contribuire notevolmente al loro sviluppo personale e professionale.
La squadra perfetta, quindi, è il risultato di un mix sapiente di persone che hanno caratteristiche, competenze e sfumature personali diverse, facendo sì che queste persone siano costantemente formate e plasmate per lavorare insieme in modo armonioso.
Il miglioramento è un processo continuo, non solo a livello individuale ma anche collettivo. In una squadra così coesa, ciascun membro contribuisce con le proprie peculiarità, formando un insieme complementare e potente.
Quindi, anche se è oggettivamente difficile trovare dipendenti perfetti, è possibile generare profitto nell’ambiente alberghiero anche mediante una strategia oculata di gestione delle risorse.
Ecco tre punti pratici – che fanno parte della strategia che mettiamo in atto con Metodo Maugeri® per Hotel – che possono contribuire a raggiungere questo obiettivo:
1. Assunzione in base alle reali competenze e ruoli assegnati: ogni membro del team viene scelto in base alle competenze specifiche richieste per i ruoli assegnati. In questo modo, si garantisce che ogni individuo sia nella posizione giusta, sfruttando al meglio le proprie abilità.
2. Chiarezza nella comunicazione, aspettative e condivisione degli obiettivi aziendali: una comunicazione chiara e trasparente è cruciale. Tutti i dipendenti devono comprendere appieno le aspettative e gli obiettivi aziendali. Questo favorisce un allineamento comune e una chiara direzione, la base per creare un clima che funziona, che senza nessun dubbio è stimolante per i nostri collaboratori.
3. Formazione costante: investire nella formazione continua dei dipendenti è un passo essenziale. Questo permette loro di acquisire nuove competenze, migliorare quelle esistenti e rimanere sempre al passo con le ultime tendenze e esigenze dell’industria alberghiera.
La perfezione individuale può essere un obiettivo irraggiungibile, ma la costruzione di una squadra forte e l’adozione di una strategia oculata possono sicuramente contribuire a garantire il successo e il profitto di una struttura ricettiva.
La diversità è un tesoro, e con l’impegno e la saggezza giusta, è possibile farne brillare ogni sfaccettatura.
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